Habemus...

cara erica,
è arrivato quel momento di cui tanto si era discusso. Ora è vero, sembra tutto irreale, è una conseguenza di questa malattia. Prima ti prende tutto il tempo di cui disponi, soprattutto negli ultimi giorni, sia per il da fare pratico sia nei pensieri, poi, di botto ti ritrovi senza "compiti" senza dover correre, senza pensare ogni santo minuto a cosa succederà in quello successivo. Ma un compito c'è comunque, quello di stare con la famiglia, condividere il ricordo, soprattutto delle cose belle, quelle positive. Lasciati andare subito se ti va di piangere, non rimandare la cosa perchè il tempo deve servire a rafforzare il ricordo delle cose belle e non a ingrandire il dolore, è un errore in cui sono caduto io. Ho cercato di essere subito forte e sono scoppiato dopo. Ora, ha ragione lori, dovete convincere vostra mamma che può farcela da sola, non con le parole, ma tenendola sempre occupata in qualcosa, un hobby, la cura dei nipotini etc...
Poi, non importa se non eri là fisicamente, sicuramente c'eri col pensiero...Anche io, quando è mancata mamma ero a casa. Avevo fatto di tutto per stare con lei, i medici continuavano a dire che sarebbe mancato poco e io sono stato in ospedale senza mai uscire e senza dormire 46 ore. Poi mio papà mi ha obbligato a tornare a casa e mamma se ne è andate 2 ore dopo, dopo che Antonella (la nostra dottoressa angelo) le ha recitato il rosario. E' come se ci volessero risparmiare il momento della partenza! Quindi insomma, tu non potevi sapere il momento esatto e, a differenza mia, hai un'altra famiglia da accudire, quella che ti sei costruita. Doveva andare così.
Pur con quel senso di strano sollievo sono dispiaciutissimo, e ti abbraccio facendo le condoglianze a tutta la tua famiglia. Le perdite sono sempre dolorose, sai che da questo momento non puoi più vedere, ascoltare o toccare una persona amata. Ma una cosa mi ha detto Antonella "guardati allo specchio e troverai qualcosa di suo, ascoltati mentre parli e sentirai qualche sua frase, guarda le tue mani quando gesticoli e vedrai i suoi movimenti" . Io l'ho fatto ed è vero. Un genitore non ci lascia mai.
Un abbraccio forte forte,
Andrea

Carissima Erica ti abbraccio forte forte, ti ho pensato molto in questi giorni ed ho pensato alla tua mamma. Ha lottato tanto il tuo papà e alla fine si è arreso lasciandosi andare,se ne è andato sereno grazie alla sedazione e questo è un bene per loro e per chi li assiste. Sono felice che tu sia riuscita ancora a dirgli qualche parola: Ora tutto sembra irreale, tante cose da fare, la gente....

Forse ve lo già raccontato mio marito se ne andato alzando le mani come quando si dice il Padre Nostro (non aveva nemmeno più la forza di muoversi) come se avesse visto qualcosa o una luce non so.... ed è spirato.

Dove sono ora è luce, è pace, non c'è più sofferenza a noi resta il ricordo e come dice Andrea, ed è vero, un po' di loro, io lo vedo in mio figlio, ci ritrovo Claudio e in te nei tuoi nipotini c' è tuo papà, il tuo GRANDE papà.

Ti penso e un grosso abbraccio anche alla tua mamma.

Alma

Cara Erica,
Ti sono vicina. Quando la mia mamma è volata via, io ero presente. Ed è stato dolorosissimo, credimi. Avevo appena fatto in tempo ad allontanare Chiara da casa. Prima di andare, Chiara è entrata in camera, le ha dato l’ultimo bacio ed è uscita senza dire una parola. Ha preso il suo zainetto ed è andata a dormire da una nostra cugina. La mia mamma era già in coma da ore e pensavamo che sarebbe andata avanti tutta la notte. Il respiro era stabile. Invece appena Chiara è uscita, il respiro si è fatto sempre più affannoso e nel giro di 5 minuti ci ha lasciati. Io credo, anzi sono convinta, che abbia aspettato che la sua piccolina non ci fosse. E penso che il tuo papà abbia fatto lo stesso. Non sentirti in colpa per questo, gli sei stata vicina con tanto amore.
Un abbraccio forte a tutta la tua famiglia.

cara Erica,
il fatto che tu non c'eri nel momento dell'addio non toglie nulla al tuo essergli stata accanto per tutta la vita. Io stessa volevo fortemente esserci ma al tempo stesso ne ero terrorizzata, tenere per mano una persona che muore è qualcosa che ti segna per tutta la vita e io sapevo cosa voleva dire perchè l'avevo già vissuto con mia nonna. C'ero quando mio padre se n'è andato perchè quando squilla il telefono di notte, tutte le paure svaniscono e con la speranza che sia solo un ennesimo falso allarme, ti fiondi in macchina e corri fino all'ospedale, sali le scale facendo gli scalini a 2 a 2 e non pensi a nient'altro che "devo fare in tempo".
Ora sei frastornata, svuotata ma il tempo ti aiuterà a smussare gli angoli di questo dolore atroce che ti attanaglia il cuore, riuscirai a ricordare i momenti felici passati con lui. Non dimenticherai ma ricorderai con meno dolore, i ricordi belli riafforeranno nella tua mente e saranno tali da affievolire i ricordi tristi.
Sei una donna forte, lo hai dimostrato in tutto questo tempo. Anche le donne forti piangono e si disperano, poi si ricompongono, riprendono in mano la loro vita e vanno avanti.
Tuo padre, lo sai, sarà sempre con te.
Un abbraccio immenso,
Cinzia

UN ABBRACCIO

"guardati allo specchio e troverai qualcosa di suo, ascoltati mentre parli e sentirai qualche sua frase, guarda le tue mani quando gesticoli e vedrai i suoi movimenti" . Io l'ho fatto ed è vero. Un genitore non ci lascia mai.

Che cosa meravigliosa hai saputo dirci Andrea, per Erica naturalmente, ma voglio farla mia e non scordarmela mai, anche perchè penso valga per tutti noi. Grazie infinite!!

Erica ti ho pensato ogni giorno, ed ogni giorno aprendo il forum avevo paura di leggere quello che poi ho letto adesso, ma ti hanno già detto tutto queste persone stupende che scrivono qui, io cos'altro potrei aggiungere visto che condivido a pieno i loro pensieri?
Ti sono vicina e ti mando un abbraccio forte,
baci maura

Grazie a tutti... Sono quasi senza parole, ancora stordita dagli eventi. Ieri il funerale, domani la tumulazione delle ceneri... Poi la vita riprenderà. Quella che ha più bisogno è mia mamma, che si ritrova sola in una grande casa. Oggi sono stata da lei. E' presa dalle pratiche per la pensione, dal lavaggio dei piumini... Tutto per non pensare. Ma è difficile stare lì e non vederlo più.
Oggi ho trovato una frase di Che Guevara :"Non piangere... Fai quello che faceva e continuerà vivendo in te."
Sicuramente seguirò questo pensiero... Lui ha fatto grandi cose. E' stato umile e silenzioso. Una persona molto colta e intelligente, ma umile e umana. Un papà severo, ma tenero. Un papà che cantava con noi e che ci rimboccava le coperte. Che da piccola mi faceva scrivere sui muri della mia camera...Un nonno paziente e dolce. Un papà che ho potuto coccolare e baciare negli ultimi giorni di sofferenza, che ho potuto abbracciare come quando ero piccola.
Sono triste, sono disperata, ma ancora non è il momento per me e per il mio dolore. C'è mia mamma e ci sono i miei bambini, che sono davvero inconsolabili.
Sarò forte anche per loro, andrò avanti.
Cinzia, ricordo il tuo stato d'animo poco meno di due anni fa, quando hai perso il tuo papà... Eri davvero disperata. Leggere le tue parole e sentire che si può essere davvero un po' più sereni, mi fa sentire meglio.
Grazie
Un abbraccio fortissimo a tutti
Erica

che dire....un forte abbraccio!!!
non sono brava con le parole, ma credimi ti sono vicina!!!
ma ricorda che LORO non ci lasciano mai, sono sempre presenti!!!
e piano piano riuscirai ad accorgetene....
un bacio

non solo si può ritrovare la serenità, ma è lei che piano piano arriva.
Dipende da caso a caso, da quale lutto stiamo vivendo.........ma poi la serenità arriva.
Tu erica pensaci al tuo dolore, comincia a gestirlo, a coccolarlo, con l'aiuto di tuo marito, parlandone con tua sorella, altrimenti poi te lo ritroverai, lì, irrisolto!!!!!!!
non puoi pensare solo agli altri, poi verrà una rabbia davvero poco produttiva: spiega ai tuoi figli, abbastanza grandi per capirlo, che anche tu stai soffrendo perchè il loro nonno era tuo padre, un pezzo della tua vita.......e quindi devono essere pazienti con te, non stressarti più di tanto, essere il più autonomi possibile. Quando morì mia nonna, che adoravo, mia mamma non mi disse niente di particolare.........però si vedeva benissimo che era depressa, disperata......e io facevo di tutto per aiutarla, almeno in termini pratici, ma soffrivo moltissimo, oltre che per la erdita di nonna Maria, perchè vedevo lei distrutta e non sapevo cosa fare....avrei preferito che me lo dicesse chiaro, avremmo cercato insieme un modo per consolarci.
e' bene che tua mamma voglia avviare le pratiche per la pensione, invece per i piumini magari potrebbe aspettare un po'...se fa le cose gradualmente, sis entirà meno stanca e non rischia di trovarsi senza avere niente da fare....cosa d aevitare al massimo.
E se quando vai a casa sua ti assale la nostalgia, ricorda per un attimo un moemnto beel passato con tuo papà, e subito dopo concentrati sul letto dove lui stava straziato dai dolori e poi con le pompe della morfina........vedrai che ti convincerai presto che lui ora sta meglio
un abbraccio
lory

Grazie lory... I miei figli purtroppo sanno che sto soffrendo, perchè io le lacrime non le so trattenere... Qualche sera fa, cercando di consolare mia figlia (il nonno non era ancora morto) e vedendo che non volevoa sentire ragioni, io le ho proprio detto:"Tu stai perdendo un nonno, ma io il mio papà..." Lei si è resa conto è da quel momento mi sta vicino, pur nel suo grande dolore. Sono contenta di aver parlato di tutta, fin dall'inizio. Non ho nascosto nulla, n eanche l'agonia. L'hanno visto anche soffrire e che tenerezza vederli che ,ormai morto, se lo abbracciavano e baciavano...fino all'ultimissimo saluto.
Erica

hai fatto bene Erica a coinvolgere in tutto i tuoi figli anche se piccoli è una grande lezione di vita che li aiuterà comunque a crescere e maturare e i bimbi/ragazzi sono stupendi. Noi abbiamo detto tutto a Lorenzo dalla scoperta della malattia alla fine, aveva 13 anni e sapeva già di tumori e chemio, certo avrei preferito diversamente ma questa è la vita.

Che bello ricordare il proprio nonno che giocava con loro, queste sono cose che rimangono.

Un abbraccio forte

Alma

Volevo condividere con voi questa poesia di Eugenio Montale:

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Un bacio ad Erica e un saluto a tutti

Alma

Volevo condividere con voi questa poesia di Eugenio Montale:

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Un bacio ad Erica e un saluto a tutti

Alma

Ti giunga il mio più sentito abbraccio.
Forza!
ciao

Ciao Erica,
volevo sapere come stai, come ti senti?
Un abbraccio
maura

Sono qui... sospesa, sempre in ansia. Quell'ansia che mi ha accompagnato per due anni c'è ancora, non se ne va. Probabilmente ci vorrà tempo, ancora è tutto troppo fresco. E più passano i giorni e più sto male. Ho ripreso a lavorare, ma ho perso ogni energia. Ho una stanchezza profonda, una tristezza infinita che non mi dà tregua. Purtroppo non posso stare a casa, creerei troppi problemi. Poi ci sono i miei figli e in qualche modo devo reagire. Loro sono abbastanza tranquilli, ma hanno bisogno della mia tranquillità. E poi c'è mia mamma...Saperla sola mi preoccupa tanto. Sembra abbastanza forte, ma non sono contenta di averla lontana anche se in mezzora si è da lei. Ha già buttato via tutti i vestiti di mio papà, ha riordinato le sue carte...
Sono davvero giù, sola senza di lui...
Erica

Penso di capirti Erica,
oltre al dolore per una perdita così importante, pensi alla tua mamma che è rimasta sola, a quello che proverà e poi anche tutto questo tempo a lottare con lui e per lui, poi deve averti lasciata svuotata, sfinita.
E poi quello che dici è vero, i primi giorni uno è preso da mille cose pratiche da fare, ma poi quando le cose ricominciano a prendere il loro corso e tu realizzi, è dura....
Cerca di prenderti il tuo tempo, quello che ti sembra necessario, anche se con il lavoro e due bambini non è mai facile....

Che dirti? Forza, coraggio ed un abbraccio!
Maura

cara Erica,
il vuoto che ti accompagna è normale, hai tenuto duro per tanto tempo e ora tutta la stanchezza e l'ansia ti sono piombate addosso. Oltre al tuo dolore immenso il pensiero dei figli e di tua madre ti accompagna e così ti senti schiacciata fra il tuo diritto a stare male e il pensiero dei tuoi cari a cui vorresti alleviarlo.
Non sono giorni facili, ma non trattenere il tuo dolore, lascialo andare. Magari quando sei sola, magari quando non c'è nessuno che ti sente, urla e piangi se ti senti di farlo. Non cambia la realtà ma in questo modo non lasci che ti divori l'anima.
Ognuno di noi reagisce in modo diverso, tua mamma ha già buttato i vestiti di tuo papà, la mia ha lasciato tutto com'era e non dorme più nella sua camera perchè dice che non riesce a dormire in un letto così grande che ora sente vuoto.
Tu devi trovare il tuo modo di reagire, nessuno te lo può suggerire, purtroppo.
Io sono con te.

Un abbraccio immenso,
Cinzia

anche io credo che ognuno reagisca in modo differente.
IO a distanza di un anno sto più male rispetto ai primi mesi.
Ma si va avanti, con quella forza che nasce spontanea e che non sapevi minimamente di avere!
anche la mia mamma ha lasciato tutto com'era...i vestiti, i profumi, il pennello da barba, le scarpe!
Ed ha quasi abbandonato la loro casa, trasferendosi da mio fratello per sentirsi meno sola, dice!
Credo invece le faccia tanto male, stare lì, perchè ogni cosa le ricorda papà!
Non so che dire....più passa il tempo e più mi sembra di tornare indietro....col dolore intendo!
e la mancanza è sempre più profonda,tanta, troppa!

cara erica,
un abbraccio forte e intenso.

sono passati 31 anni, ma ancora ricordo quando ho regalato tutti i vestiti di mio papà. mia mamma era d'accrdo, ma non voleva vedere....allora, tanto per cambiare, ho preso il coraggio a due mani e ho tirato fuori dall'armadio tutte le sue cose, tenendo solo, per ricordo, il gilet del vestito che aveva indossato un anno prima al mio matrimonio, perchè con quel vestito l'abbiamo poi sepolto. Ero contenta di dare quetse cose a una persona che conoscevamo bene eaveva davvero bisogno...ogni tanto lo vedevo con addosso gli abiti di mio appà, anhce s ecredo che neppure lui, più anziano, abbia potuto sfruttarli appieno, perchè è morto pochi anni dopo.
Il gilet ce l'ho ancora, ho una camicia leggera a righe grigia che metto io a volte.....
sono azioni simboliche, e se la mamma di erica l'ha fatto con forza e velocità è perchè voleva togliere queste cose da casa sua. E' stato giusto così.
devo andare, oggi alessio ci sta facendo diventare matti
a presto
lory

Mia mamma ha eliminato quasi tutto, ha tenuto solo i suoi libri, gli oggetti che poi erano di famiglia... Io e mia sorella ci siamo prese qualcosa. Io avrei tenuto tutto, ma io sono fatta così. Mia mamma non avrebbe fatto neppure mettere i manifesti funebri... per non doverli vedere dopo un po' di giorni. Io invece quando ieri mi sono accorta che era stato tolto quello che era vicino a casa mia (li abbiamo fatti mettere anche nel paese dove io abito e dove lui era molto conosciuto)ho avuto un tuffo al cuore... Mi manca anche quel cartello... è assurdo, ma è così.
Comunque i giorni passano e il vuoto aumenta... Ho una stanchezza infinita e non so se mai passerà. Tutta la forza che ho avuto in questi due anni è svanita.
Lo so che devo avere pazienza, ma adesso è davvero terribile.
Grazie a tutti e un abbraccio
Erica

cara erica
tu non devi per niente chiederti SE questo vuoto passerà: passerà, è sicuro! quello che nessuno può sapere è quandoe come. Secondo me, l'importante è non darsi un tempo....sì hai capito giusto:NON darsi un tempo, perché c'è chi dice che un lutto grande dura circa 2 anni, nella sua fase acuta....e chi invece dice che la durata è proporzionale alla durata della malattia e della sofferenza dei aprenti ficnhé la persona era in vita...nel tuo caso, ci sarebbe quasi coincidenza, ma lasciamo perdere questa specie di statistica........ognuno ha i suoi tempi, epoi dipend e molto da quali altri sorprese la vita riserva di giorno in giorno...
Io ho visto a Pontremoli un vedovo che sembrava inconsolabile risposarsi dopo 1 anno e un giorno, e sembrava il ritratto della felicità.....ho visto egnte come mia mamma che per quasi 40 anni ogni volta che parlava di suo marito morto giovane, piangeva.....come per tutte le altre cose, credo che poi la verità stia nel mezzo. Ora per te non è possibile pensare aquando finirà qeusta tua spossatezza, nessuna può dirlo! Devi abituarti a una nuova fase, nella quale non devi correre da tuo padre appena puoi, non devi chiederti ogni giorno se era più magro o sofferente di ieri. Devi magari osservare un po' tua mamma che sembra iperattiva, e quindi corre il rischio, il giorno che si accorge che non ha più neinte di burocratico in sospeso, e che non ha più niente da buttare, la casa è a posto e lo spazio è più vuoto di prima.......eallora magri crollerà (magari invece no). Quando mia mamma è morta io non ho avuto il tempo materiale di elaborare il lutto perché avevo bruno in fase pretrapianto!!!!!!!!! ovviamente mi auguro che a te non succeda niente di simile, ma giorno per giorno gli impegni, i figli, le cose da fare ogni giorno, le pagelle, una scelta importante per la scuola.......colmeranno il vuoto, avranno ragione della spossatezza di oggi eti accorgerai di essere arrivata a sera stanca e soddisfatta come ti succedeva prima dell'aggravarsi e poi della morte di tuo padre. Qule giorno sarà solo l'inzio del superamento del lutto. I momenti di ricordo, commozione, speranza di avere un aiuto....dall'...alto.... (o da dove, non so....)ci saranno sempre, tutta la vita!!!!! Ma un giorno accetterai anche questi momenti con dolce sorriso di ricordo, senza rimpianti.
Ora ascolta il consiglio che già qualcun altro ti ha dato...lascia che il tuo dolore esca, faccia il suo corso....non negarlo, accettalo e coccolalo:questo ti aiuterà moltissimo
buona notte
lory
PS: devo scrivere ad alma...la penso molto, ma questi giorni sono veramente pesanti.......spero di riuscirci tra stasera e domani

ciao erica, mi fa piacere che continui a scrivere, fa bene raccontare quello che si prova. Purtroppo è difficile e fra un mese forse sarà peggio perchè mentre svanisce lo strano sollievo di non vedere un tuo caro soffrire aumenta la consapevolezza del distacco...non c'è molto da fare, sfogati se ne senti il bisogno e non sopprimere il dolore fingendoti più forte di quello che è naturale essere, poi il tempo, gli impegni, la vita farà il resto...

oggi è successa una cosa strana...sono andato con papà a cambiare la macchina, era vecchia ma con mia mamma che stava male abbiamo rimandato per non avere altri problemi. Bèh, oggi abbiamo fatto anche questa cosa, sono stato bene con lui come non lo ero da tampo tempo, abbiamo scherzato molto e poi siamo andati al cimitero a "trovare" mamma. E lì mi sono stupito, ci siamo messi a ridere e scherzare pure in quel luogo...davanti a mamma le abbiamo raccontato la giornata comprese le battute che ci siamo fatti e mi è sembrato che lei fosse lì a ridere con noi, è stato stranissimo. Finchè è arrivata la solita rompiballe che ci ha detto che non si poteva ridere in quel posto e ci siamo un minimo contenuti. ci ha rovinato quella magia momentanea. Ma per quell'infinito momento è stato bellissimo.

Ciao, scappo, un abbraccio a tutti

Per fortuna c'è questo forum, almeno qui posso un po' sfogarmi... Loredana, sei sempre grandiosa, come tutti. Mi fa un gran bene sentire le vostre parole.
Parlare mi fa bene, è l'unico sfogo che ho. Sono quasi passate due settimane e mi stupisco... Come è possibile che il tempo voli così...
Un abbraccio
Erica